Basilica di Lledó

Secondo la tradizione, nel 1366, il contadino di Castelló Perot de Granyana, mentre arava con i suoi buoi, trovò ai piedi di un bagolaro (“lledoner”) una piccola immagine di circa 6 cm che prese il nome di Virgen del Lledó. Da quel momento fu oggetto di grande venerazione e divenne meta di numerosi pellegrinaggi, e nel 1922 fu proclamato patrona principale della città di Castelló.

Nel luogo in cui è stata ritrovata l’immagine è stato eretto un piccolo eremo, di cui si conosce l’esistenza dalla fine del XIV secolo, al quale giungevano pellegrini da tutta la regione. Ampliata e trasformata nel corso del XV e XVI secolo, nel 1559 fu fondata la prima Confraternità di Lledó e nel 1572 fu rialzata l’attuale facciata della chiesa.

Nuovi lavori eseguiti nel corso del XVII secolo portarono ad una chiesa a tre navate, con cupola e lanterna. Ma fu nel XVIII secolo, tra il 1724 e il 1768, quando il Lledó fece un grande cambiamento per acquisire la sua attuale configurazione, che lo rese il più grande santuario rurale valenciano.

Conserva un interessante insieme di pezzi, alcuni installati in un piccolo museo sotto il coro e altri negli altari, nella sacrestia e nell’accesso al camerino. Spicca un’immagine della Madonna in alabastro, del XVI secolo, forse proveniente da botteghe italiane, e un’interessante collezione di mantelli, tra cui spicca quello dell’incoronazione. La festa di Lledó, celebrata da tempo immemorabile la domenica successiva al 15 agosto, è commemorata dal 1703 la prima domenica di settembre e dal 1912 in poi, si celebra la prima domenica di maggio.

Orario

Da lunedì a venerdì

Fine settimana

Accesso libero - Visite su appuntamento

Ulteriori informazioni

Av. de la Mare de Déu del Lledó, s/n, 12003 Castellón de la Plana, Castellón
964 22 04 82
www.basilicadellledo.es